I figli del Regno
In questa seconda domenica d’Avvento la Parola ci introduce la figura di Giovanni il Battista, che percorrendo il deserto predica un battesimo di conversione. «Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!»: questo è lo stile con il quale dobbiamo vivere il tempo d’Avvento, tempo di attesa nel quale siamo invitati a preparare la nostra vita ad accogliere Colui che viene.
Le parole del Battista nei confronti di chi si presenta a lui per essere battezzato, sono parole dure, forti e dirette, che hanno il sapore del rimprovero e che esigono chiaramente frutti degni della conversione. Non basta cercare Giovanni nel deserto, non basta essere battezzati da lui, è necessario attuare cambiamenti concreti nella propria vita per mostrare a tutti la conversione che si è deciso di vivere. Proviamo a pensare allo stile col quale viviamo la nostra fede: in che aspetti del nostro vissuto la Parola di Dio ha diritto di parola? Quali scelte concrete abbiamo intenzione di effettuare per ricordare, innanzitutto a noi stessi, che stiamo attendendo Colui che ci dona la salvezza? Non pensiamo che basti la presenza alla celebrazione domenicale per essere cristiani. A poco serve professare la nostra fede con la bocca, se non porta a scelte significative nel vissuto. I frutti della conversione influiscono sulle nostre relazioni con il prossimo, sono segni concreti di chi ha scelto di seguire la legge dell’amore e della misericordia.
Soffermiamoci, ora, sulla reazione di fronte alle parole del Battista da parte di coloro si erano presentati a lui: non si lamentano dei suoi toni, non si lascino spaventare dalle richieste che fa, piuttosto ognuno nella sua condizione chiede come può attuare al meglio la conversione richiesta. Per vivere in pienezza il tempo d’Avvento potremmo farci aiutare da un prete o una guida spirituale, così da comprendere quali scelte possono favorire il nostro cammino di fede in relazione allo stato di vita che viviamo. Individuare quali frutti sono consoni al tratto di cammino che stiamo percorrendo è fondamentale, il Signore ci chiede oggi qualcosa, ce lo chiede nella condizione in cui siamo, rispettando le forze che abbiamo e le responsabilità che dobbiamo assolvere.
Nella seconda lettura san Paolo ci invita a frutti di conversione con altre parole: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi». Nell’accogliere il prossimo si manifesta la capacità di vivere secondo la Parola di Dio, di spenderci secondo le indicazioni del Signore, perché la nostra fede non sia solo proclamata ma vissuta.
Torniamo, per concludere, alle parole di Giovanni nel Vangelo: «Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!». Nessuno, insomma, è escluso dalla salvezza. Il Salvatore che stiamo attendendo in questo tempo forte non viene per fare selezione all’ingresso, ma per offrire a ogni uomo la possibilità di essere salvato. Dipenderà dalle nostre scelte, dalla nostra libertà, accogliere o meno questo dono straordinario. Impegnarsi nella conversione è rafforzare il nostro sì a Dio, lasciare sempre più diritto di parola alla Sua Parola.
19 Novembre 2022
fonte Famiglia Cristiana